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332 Giro del Mondo

te a Greco-levante. La mattina della Domenica prima di Giugno, quando credevamo, secondo il calcolo de’ Piloti, trovarci presso terra, non la vedemmo nè anche da lontano. Giugnemmo in fine all’altezza di 36. gr. e 14. m. e poco dopo un vascello diede avviso, con un tiro, di scoprir terra; onde tutti ci rallegrammo, e congratulammo scambievolmente. Si conobbe intanto, che l’acque correano molto verso Scirocco, non avendo acquistata altezza, che di tre min.

Non potemmo avvicinarci a terra la mattina del Lunedi 2. per lo vento contrario, onde si pose la prora a Borea, con vento Levante. Poco ci facemmo avanti la notte, e la mattina del Martedi e. stemmo in calma: però prima di mezzo di si mosse un vento Mezzogiorno, che ci fece andare colla prora verso terra. Il bello si era, che, da tre giorni, nove Piloti di vascelli, non sapevano discernere, che terra fusse, e in che distanza da Cadiz; con tutto che fusse il lor natio suolo.

Si scoperse poscia un vascello, che chiamato dalla Capitana, con un tiro, innalberò bandiera di Francia, e rispose con un’altro. Appressatosi, dopo il reciproco saluto vocale, si principiò lo strepitoso


del