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Del Gemelli. 337

de’ Mori, il Tatum nel suo parao; o in qualunque, che gli fusse paruto comodo di quelli, ch’erano nel fiume, e portatoselo con lui: o pure nelle Terre de’ mentovati Principi, purche egli promettesse, dopo avervi fatta qualche dimora, andare dal Sindum; il quale senz’alcun dubbio, in avendone contezza, sarebbe venuto subito a visitarlo di persona: e in fine pregò il Padre, a non partirsi, senza la sua compagnia.

A’ 10. giunsero altri sei Beagiùs, i quali, per la fama divvulgatasi del Tatum, erano venuti ben 15. giornate lontano. Eglino altresì caldamente il pregarono, che li compiacesse di consolargli nelle loro Terre, dopo essere stato in quelle de’ Principi suddetti; e per quattro ore non si saziarono mai di baciargli le mani, ed accostarsele al volto. Il presente, ch’essi portarono, furono due cocchi, due sacchetti di riso, un poco d’olio, tre mazzetti d’erbe odorose; un grosso bambù, pieno d’un certo, come butiro, che si trae da un’albero, e un poco di cera: ciò che fu loro compensato con piccole cosette di Cina.

Ma come che il nemico dell’uman

     Parte III. Y ge-