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Del Gemelli. 85

mano Nudoy, Macua, così fieri, ed inumani, che mangiano la carne de’ nemici presi, od uccisi in battaglia. Vanno tutti nudi fuor che nel sesso: s’increspano le folte chiome, avvolgendole ad alcuni piccioli legni, che gli fanno deformi come diavoli: dormono in campagna sopra alberi, accostumati a questo periglioso letto, per temenza delle fiere, delle quali è pieno il Parse. Dall’altro canto non v’ha parte del mondo più ricca d’oro; imperocchè in alcuni Regni si truova eziandio sopra terra, senza che bisogni d’andarlo cercando fra le caverne; onde in vece di chiodi di ferro alle volte s’adoprano d’oro.

Per ritornare (dopo si lunga digressione) a Goa[Tavernier. Vojag. des Ind. liv. 1. chap. 13.], il suo porto vien comparato a’ migliori del nostro gran Continente, come sarebbe a quello di Costantinopoli, e di Tolone. Ed in vero oltre le doti di natura, l’ingegno Portughese si è molto adoprato a renderlo perfetto, e munito con molte Castella, e Torri di assai buona artiglieria provvedute; imperocchè a sinistra entrandovi, sulla punta della Isola di Bardes, è una buona Fortezza detta de l’Aguada, con buone fortificazioni, e cannoni a fior d’acqua:


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