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Del Gemelli. 65


Sul tardi vennero i Rattar della campagna; ed entrati nella mia stanza, con gran stupore riguardavano i miei calzoni di pelle, fatti per cavalcare. Alcuni di essi dicevano, ch’era panno d’Olanda, altri cojame. Malachia da essi interrogatone, per beffare la loro semplicità, disse, che io era lottatore; perche in Persia i lottatori sogliono portargli in tal maniera. Risposero essi, che io era troppo magro per la lotta: Malachia però, sapendo il costume de’ loro lottatori di esercitarsi ogni dì, in sollevare e portare grandi pesi; replicò, ch’era smagrito per la soverchia esercitazione. Avriamo caro vederlo, soggiunsero i Contadini; e vi sarebbe tal’uno dì noi, che lotterebbe seco. Venite di mattina, disse Malachia, che lo vedrete esercitare in maniera, che stupirete; ma quanto al lottare, egli non vuol essere micidiale di alcun di voi; poiche sarebbe certo di farvi prendere tal stramazzi, che mai più non ve ne alzerete. Anderà non per tanto in Ispahan a presentarsi al Re, e farà tutto quello, che da lui gli sarà imposto. In tal guisa andammo, colla semplicità di costoro, passando le nojose ore dei giorno, ed alleviando la malinconia del lungo viaggiare, fin

Parte II. E tanto