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48 Giro del Mondo

chia Armeno. Andammo in casa del Ius-Bascì, e l’aspettammo una mezza ora sinche compisse di prepararsi: dopo di che montò a cavallo con dodici di seguito solamente, la maggior parte senz’armi; e ciò perche quantunque il Re paghi per cento soldati, egli nondimeno o non gli tiene, o tiene Cittadini assoldati, che giammai non han maneggiato armi: e frattanto egli s’approfitta delle paghe. Si camminò di buon passo tutta la notte per paese piano in mezzo di montagne aride; onde dopo sette ore, e 20. m. di strada all’apparir dell’alba fummo nel karvanserà di Sciemli, fatto edificare fra que’ monti da Scia-Sofì Re di Persia. Egli è di buona fabbrica, con bella facciata, e capace di cento persone, e’ loro cavalli; perche da Tauris a Ispahan, e da Ormus a Ispahan il paese è abitato, e vi bisognano sì buoni, e grandi karvanserà. In questo luogo sono i Rattar, che prendono un’Abassì per ogni cavallo; però io non lo pagai per riguardo del Ius-Bascì, il quale era molto rispettato in tal cammino.

Montati prima, e poi discesi da una maravigliosa montagna, ci convenne passare un lago pieno di oche selvagge.


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