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Del Gemelli. 39

può durar lungamente.

Camminandosi due tiri di moschetto più avanti, si scorge del medesimo lavoro fatta la bella, e gran facciata d’una Moschea, che va in ruina. Entrandosi (saltando per sopra il marmo di Mortosale) si vede un bello e gran giardino con varie sorti di alberi, e fiori; nell’estremità del quale sono alcune grandi fabbriche, che dicono essere state d’un’antico Tempio di pagani, detto Aluscian-taghì. V’erano due porte a’ lati, ed una in fronte. Per le feste pubbliche poi v’è una gran piazza serrata di buone muraglie di mattoni.

Abbracciando il consiglio de’ Padri Cappuccini (che mi tenevano cortesemente per loro ospite) tralasciai la compagnia de’ Persiani, per non essere da essi rubato per lo cammino, o pure da i Rattar; i quali perché non sono pagati da’ Maomettani, prendono piacere fra l’altre insolenze di far spogliare ignudo un franco. A contentar queste guardie qualsivoglia grossa borza non è bastevole, mentre rubano indiscretamente, siccome è detto di sopra; avvegna che in Tauris per essere in Città, non mi avessero tolto che cinque Abassì. Quindi mi posi ad


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