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316 Giro del Mondo

che le gioje. La Metropoli di Kescimi colla mutazione de’ Sovrani, e spesse guerre perciò avvenute, è rimasa distrutta; onde non v’è oggidì, che il Casale di Misar, ed altri pochi. V’è bensì una Fortezza regolare di quattro Bastioni bastantemente forti, fabbricata già da’ Portughesi, e poi ceduta nell’ultimo trattato a’ Persiani, i quali oggidì vi tengono guarnigione.

Il Martedì 30. essendo il Mare in calma, il Nicodà, ed altri Mori passarono il tempo a veder chi di loro meglio tagliasse uno spago con una palla, e facesse miglior colpo. Certamente tiravano bene, avendo il Capitan del vascello saputo romperlo due volte; e non so se alcun Cacciatore Europeo l’avrebbe così ben colpito.

Di buon’ora il Mercordì primo di Decembre si spiegarono le vele ad un buon vento; sicchè il Giovedì 2. passammo l’Isola della Recca (nella quale tempo fa i Portughesi ebbero una Fortezza) e quindi fummo a veduta d’Ormuz. Questa picciola Isola è nella bocca del Seno Persiano, due leghe Spagnuole lontana da Terra ferma. Nelle tre miglia, che tiene di circuito, non cresce alcun’albe-


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