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Del Gemelli. 307

giando lungo la riva del Mare, ed osservai tutto quel tratto abbondevole di cacciagione. Il Sabato 13. venne da Bassora un grosso vascello Moresco, per prender carico, e passar nell’Indie.

Di nuovo la Domenica 14. nella nostra Chiesa vi fu Messa cantata, e sermone; concorrendovi molti Maomettani, per veder le nostre misteriose cerimonie; Il Lunedì 15. si fece nel medesimo Monistero un buon desinare con gli amici, secondo che lo permetteva il paese; e’l Martedì 16. parimente in casa del Soprantendente: sollevando in cotal guisa l’animo dal fastidio, che di necessità, porta seco il dimorare lungamente in un luogo contro voglia.

Il Mercordì 17. ebbi l’intertenimento d’un bel ballo di More, che da volta in volta vi accoppiavano il canto nelle due lingue, come dicemmo di sopra.

Essendo già pronto a far vela il vascello Inglese; il Padre Francesco, che avea già patteggiato sul medesimo il suo passaggio all’Indie, come anche quello del Padre Costantino, e de’ servidori (non avendo io voluto andare in lor compagnia) s’occupò tutto il Giovedì 18. e Venerdì 19. a prepararsi alla


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