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Del Gemelli. 3

quivi un’ottima Chiesa, per uso de’ Cristiani Armeni, che compongono la maggior parte degli abitanti; veggendosi nell’Altar maggiore dipinte le figure de’ SS. Apostoli; però è oggidì andata in rovina, non meno ch’un’altra contigua. Essendo albergati in casa d’un Cristiano (siccome avevamo fatto per tutta l’Armenia soggetta a’ Turchi) venne a vietarci un Vertabietto, o Predicatore Armeno (ma rozzo, ed ignorante villano all’aspetto) il quale veduto un de’ nostri cavalli infermo, cominciò con varie Croci, parole, e bieche guatature a benedirgli l’acqua, lanciandovi dentro tre volte un’ago, colle più superstiziose maniere del Mondo. In questo Casale si conduce, sopra bovi imbardati, quantità di sal di pietra, che si taglia in un monte lontano una giornata.

In queste campagne vidi un vago e pellegrino fiore, ch’ogni Principe Italiano forsi pagarebbe molto per averlo nel suo giardino. Il gambo non è più che mezzo palmo alto, in cima del quale sono tre fiori bianchi a guisa di cimiero, che stanno dritti; e tre altri, che cadono all’in giù in forma di triangolo di color paonazzo, con una picciola rosetta nera


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