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Del Gemelli. 211

però se il cacciatore troppo negligente gli scioglie al corso con molto disavvantaggio, di maniera che non giungano la fiera; vergognosi talmente s’avviliscono, che un fanciullo gli può uccidere.

Monete d’oro non se ne battono in Persia (come s’è detto di sopra) se non nella coronazione del Re. D’argento ve ne sono di tre maniere: Abassì, che vale quanto quattro carlini Napoletani; Mamudi, che val due; e Sciaè, che vale uno: vi sono anche pezzi di uno Abassì e mezzo, e di due, ma rari. Queste monete non hanno alcuna effigie, ma caratteri, che dinotano, dall’una parte il nome del Re di quel tempo; e dall’altra il nome della Città, in cui sono impresse, coll’anno dell’Epoca Maomettana.

Le monete di rame sono di differente forma, ed impronto; perché in alcune parti si dicono Kasbeke, in altre Gaze, quaranta delle quali fanno un’Abassì. Le Gaze da una parte hanno la figura d’un Lione, dall’altra il nome della Città. Le Kasbeke sono di figura rotonda, come le Gaze, però se ne trovano anche bislunghe.

L’arme de’ Persiani sono per lo più


O 2 arco,