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menti; e fuori d’accompagnarle, e fare appartar la gente. Vanno elleno per le strade coperte d’una lunga tela, onde rassembrano tante fantasime.

Essendo gravemente infermo qualche Persiano, accendono molti fuochi sul tetto della casa, per avvertire i vicini di pregare Dio per la sua salute. Morto ch’egli è, fanno grida, ed urli spaventevoli; particolarmente le donne, le quali narrano di quando in quando le buone qualità, ed azioni del morto, e poi fanno un grido intercalare, che mette paura. Mandano poscia ad avvisare il Deroga, che il tale è morto, acciò suggelli la licenza di lavarsi il corpo. Ciò fatto vengono i Mullah della Moschea (con alcuni lunghi bastoni, a’ quali sono attaccate lastre di ottone, o di ferro, o qualche poco di taffetà) e lo portano a sepellire, gridando sempre ad alta voce allah allah. La bara l’ajutano a portare le persone, che s’incontrano per istrada, pregate da’ parenti del morto. Nell’esequie de’ Grandi seguono molti cavalli sellati, qual col turbante sopra, qual colla scimitarra, qual colle freccie, e coll’arco, e con tutto quello, onde può trarsi argomento della loro virtù.


La