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mi questa opinione, che non v’è meschino, che quel giorno non proccuri vestirsi di nuovo da capo a piedi. Si spende molto eziandio in mangiare, e far presenti a gli amici.

Come che i Persiani sono amatori delle scienze, hanno i loro Collegi o Medres, dove s’apprendono. Quivi gli Studenti sono semplicemente albergati, e dal Mudrè o Maestro sentono l’esplicazione di que’ libri, ch’essi leggono. In particolare amano la Poesia, e vi riescono maravigliosamente. Hanno ottimi libri in lingua Araba, alcuni de’ quali sono tradotti nella Persiana; però tutti manuscritti (non usando essi stampa) e d’ottimo carattere per la grande loro abiltà nello scriver bene, e di varie maniere con cifre, e senza cifra. Alcuni si pregiano di saper sare sino a undici spezie di caratteri differenti, di cui s’avvagliono giusta la differenza de’ negozj, e de’ Tribunali. La prima si chiama Aestalik, la seconda Curicate-Nesk, la terza Sciakeste, la quarta Kaber, la quinta Talik, la sesta Rugum, la settima Sols, l’ottava Kaler, la nona Serenk, la decima Amtuni, l’undecima Zaterrakà; e di tutte ne ho l’esemplo fatto in un mezzo foglio di


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