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Del Gemelli. 175

le figure de’ medesimi martiri in una bara, ballando altresì all’intorno; altri sopra un cammello menavano ligati due fanciulli, come se fusser morti, con due cavalli sellati appresso, sopra de’ quali erano l’arme, che avean servito (a lor giudicio) a que’ fanciulli morti di 9. o 10. anni. Queste processioni passavano tutte sotto la loggia ove stava il Re, aspramente percotendosi que’ sciocchi, per rappresentare al vivo l’uccisione. Molti di essi non curavano di girsene a casa col capo rotto, e di morire ancora; perche si danno a credere, che chi muore in quella zuffa, va senz’alcun fallo in Paradiso; poiche in que’ dieci giorni ne stanno sempre aperte le porte per gli Maomettani. Ad imitazione delle superstiziose compagnie, molti del popolo si battevano fra di loro, e si tagliavano crudelmente le carni. I Padroni delle botteghe tenevano acque fresche sulle strade, per darle a bere a gli assetati, in memoria della sete, che soffrirono Assan, ed Ossen dopo essere stato ferito il loro Padre Alì.


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