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Del Gemelli. 119

sato Kalanter di Zulfa divenuto Maomettano) accusollo di tener libri contro Maometto. Fattasi la dovuta diligenza in casa di colui, furono ritrovati due libri, uno de’ quali era stampato 50. anni prima in lingua Armena da un’ altro Stefano Vert-abiet, contenente varie ignominie contra la legge Maomettana.

Presa di ciò informazione, ed interpretato il libro da un rinegato Armeno in presenza del Nabab, e del Sceik-leslon, o Axond, trascrivendolo due persone in lingua Persiana; fu condannato Stefano ad esser bruciato vivo: non ostante, che in giudicio avesse allegato, essere quel libro stato composto da un’altro Stefano Polacco Vert-abiet in Ismaizen; e l’altro manuscritto essere stato viziato dagli accusatori. Ma il Re, che non mirava, di buon’occhio quei Giudici Ecclesiastici, non permise l’esecuzione della sentenza; quando tutta la Città aspettava con impazienza, di veder la morte di quello scellerato. Io sapendo la ricchezza dell’Arcivescovo, fui sempre di parere, che coll’ajuto de’ grandi suoi amici, avrebbe scampata la vita: e non solo s’avverò la mia opinione, ma di più in vece del supplicio, ebbe dalla Regina Madre la Calant,


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