Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. II.djvu/118

90 Giro del Mondo

do eglino pagati dall’entrate rimase per tal’opra pia da’ difonti Persiani.

S’aggiugne a tutto ciò lo sporco costume, di gettarsi nelle piazze le bestie morte, e’l sangue di quelle, che sono uccise da’ macellai; e di farsi da’ Persiani il loro bisogno dovunque si truovano per le medesime. Quindi io non so discernere con quanta ragione un de’ nostri Scrittori Italiani ardisca di paragonare Ispahan alla leggiadra, e vaga Città di Palermo; quando, non solo in quella non può vedersi strada, che s’uguagli alle quattro cantonate del Cassaro; ma la peggior casa di Palermo supera le migliori d’Ispahan, che (toltene alcune Reali, e di Signori) sono tutte fatte di terra, con mattoni cotti al Sole framezzati di 4. in 4. palmi. La loro fabbrica quanto più s’innalza, tanto più si và stringendo, altrimente non reggerebbe il peso: come che facilmente si rompe, cuoprono solamente l’aperture con un poco di calce. Sono bensì coperte con terrato, o astraco, come si dice in Napoli. Con tutto che sia così cattiva la fabbrica, pure costa assai; pagandosi ad ogni muratore quanto otto carlini della nostra moneta, ed a coloro che apprestano i materiali grani 26.


L’or