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Del Gemelli. 405

le di castagne, nocciuole, e pomi, per provvederne Costantinopoli, e più Provincie vicine.

Si fece contrario affatto il vento il Sabato 17. onde prendemmo, con gran stento, il Capo di Sinope per far’acqua. La Domenica 18. di buon’ora tolte l’ancore, passammo a vista della Città di Sinope, situata alla parte più Orientale di un braccio di terra, dove ella è fabbricata, con un’alto monte da presso. Una densa nebbia, che continuò sino alla sera, ne impedì di ben distinguere la bellezza della riva; siccome la tempesta che si mosse, fu causa che il giorno c’innoltrassimo poche miglia; ma la sera divenendo il vento favorevole, facemmo buon cammino sino a mezza notte.

Cadde una gran pioggia il Lunedì 19. dopo di che fu sì favorevole il vento, che corremmo centinaia di miglia, anche la notte seguente. L’istesso vento, e pioggia continuò il Martedì 20. onde si fece gran cammino. La famiglia del Bassà si bagnò da capo a piedi: ed io ammirai la sofferenza de’ Turchi, che per non spendere un zecchino per una camera, si contentano stare esposti all’ingiurie de’ tempi, come tanti bruti. Per altro erano


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