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le precauzioni richieste in pari casi. La caduta d’una delle corna è molto più a temersi, allorchè si vogliono contenere gli animali in piedi; per poco possano muovere il capo e portarlo contro corpi resistenti, corrono rischio fratturarsi l’uno o l’altro corno; non si saprebbe adunque, procedendo con quest’ultimo metodo, avere sufficiente attenzione per contenere la testa. S’incomincia sempre coll’attaccare il bue o la vacca alla mangiatoja, ad un albero, ad un carro, ad un anello solidamente fissato nel muro ec.; si attacca l’animale o pel collo o per le corna sempre corto ed in modo da lasciargli la minore libertà possibile. Allorchè l’individuo è abituato al giogo, si può attaccarlo con una vecchia bestia docile, e capace d’ajutare a moderarne i movimenti disordinati; questo mezzo generalmente usitato, conviene soprattutto per gli animali i quali, in ragione della loro forza e cattiveria, offrono pericoli tanto per lor stessi quanto per le persone impiegate. Il giogo che fissa le due teste l’una all’altra deve essere solidamente attaccato ad un albero o palo nel mezzo di sua faccia anteriore o posteriore, ciò che varierà secondo le circostanze.

Tutte le volte che il bue è assoggettato sensa soccorso del giogo ed in modo che non possa abbandonarsi a

    alle volte questo accidente complicato dalla frattura di un pezzo più o meno lungo di nucleo; non ebbi mai occasione osservare questa complicazione che sono ben lungi dal rivocare in dubbio; quando ha luogo, deve rendere la malattia più grave e di più lunga guarigione.