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dell’ugnatura dal cercine (cutidura). Vi ha trapela mento più o meno abbondante di un umore acre e fetido, il quale dà luogo alla formazione di una materia disseccata, crostacea ed accumulata alla base dei peli1.

L’affezione di cui trattasi può esistere con o senza spurgo alle gambe, essere complicata da fichi, da pori; è anche suscettibile di cagionare setole, formicaj, chiovardi cartilaginosi, e persino la completa deteriorazione del piede; esige le medesime attenzioni e presso a poco l’eguale metodo curativo della paronichia erpetica, colla quale ha moltissima analogia, e della quale non è che una varietà o dipendenza.

§ 8.° mollette, idrarti al nodello (MOLETTES).

Questo termine è impiegato nel commercio degli animali per indicare piccoli tumori sinoviali, che si sviluppano all’intorno del nodello e dipendono dalla forzata distensione della capsula sinoviale, tanto della guaina falangea, che dell’articolazione della pastoja collo stinco, ed alle volte delle due borse nel medesimo tempo; questi tumori, dei quali gli uni laterali, ed altri anteriori, annunciano costantemente la fatica

  1. Dietro una distinzione volgare, che crediano qui rapportare, quest’ulcera costituisce la tigna, allorchè i peli sono irregolarmente arricciati, e portano una rogna, secca od umida; forma pettini tutte le volte che i peli si raddrizzano come i denti di un pettine; e questi dividonsi, al pari dclla rogna, in pettini secchi ed umidi.