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Quanto grave sia stata l’ingiuria recata alla pittura dal restauratore che pretese d’ingentilirla e renderla più appariscente, si può conoscere confrontandola con le altre quattro, in mezzo alle quali stava sull’altar maggiore della chiesa di San Lorenzo e che, per essere

Tavola già in San Lorenzo ora nella Sagrestia dell’Oratorio (Fotografia Alinari).

state meno ritoccate, sembrerebbero a prima vista d’altra mano 1.

Ma per quanto lisciata ed insieme alterata, chi bene l’osserva riscontrerà nel carattere e soprattutto nell’atteggiamento delle figure, nel taglio degli occhi, nella forma della bocca e del collo, nella postura delle

  1. Il Gherardi-Dragomanni, op. cit. p. 28, dice che l’altare fu rimodernato dal Priore Rellini vivente quando egli scriveva, e che le quattro pitture laterali erano state collocate nella sagrestia della chiesa.