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centemente nella chiesa di San Lorenzo, ricchissima un tempo di tavole preziose. 1


    Aretino, ed altre due tavole a cuspide con un piccolo tondo nel timpano della cuspide. In una è S. Giovanni Evangelista e S. Antonio Abate, sopra, nel tondo, la mezza figura di S. Zaccaria; nell’altra S. Giovanni Battista e S. Iacopo e la mezza figura di S. Giuseppe. Alcuni attribuirono queste due pitture a Lorenzo di Niccolò, del quale esiste un’opera col nome nella chiesa di Terenzano nel Comune di Fiesole. Si ha dal Tavanti (ms. citato), che al secondo altare verso la porta di mezzo era un’altra «tavola antica con S. Pietro ed altri Santi» della quale ignoriamo la sorte.

  1. Alcune di queste pitture ritrovate sotto al bianco nella parete dell’orchestra e specialmente Una figura di S. Lorenzo, bellissima, accennano al risorgimento dell’arte. Ora non vi è rimasta che una tavola rettangolare con la Madonna seduta in trono col Bambino, in mezzo a quattro santi, lavoro mediocre di scuola fiorentina. Sotto alla pittura, come afferma il Tavanti (ms. cit.) si leggeva: QVESTA • TAVOLA • FECE • FARE • MASO • DI • S • PAOLO • DI • S • MARCO • PER • L’ANIMA • DI • MONA • FILIPPA • SVA • DONNA • E • DEI • SVOI • MORTI • L’ANNO • MCCCCLIII • IL • DI • io • AGOSTO Le altre pitture della Chiesa scampate alla distruzione o alla dispersione furono trasportate nella sagrestia dell’Oratorio. Fra queste le più importanti sono: Un grande dipinto a tempera su fondo d’oro diviso in tre parti, rappresentante in quella centrale l’Incoronazione della Vergine in mezzo ad una gloria d’angeli, e nelle laterali molti Santi martiri. Nelle cuspidi, in piccole figure, il Crocifisso, l’Annunziazione e due Profeti. Sembra che l’opera sia uscita dalla bottega dei Gaddi. Una bellissima Annunziata a tempera su legno. Nel gradino con la Vergine che adora il Bambino Gesù, S. Sebastiano e S. Martino, è l' iscrizione: QVESTA • TAVOLA • AFFATTA • FARE • BERNARDO • DI • MANFREDI • RIGHATIERE • ANNO • DNI • MCCCCLXXII. Il dipinto attribuito da molti a Fra Filippo Lippi, del quale ricorda la maniera e il sentimento ma non il colorito ed il piegare dei panni, è certamente di qualche scolare del Frate, morto, del resto come sappiamo, nel 1469. Una tavola a tempera, giudicata di scuola senese del secolo XV, con la Vergine seduta in trono e il Bambino in grembo. Ai lati stanno i santi