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La strega 125


cader qualcosa; te l'ho detto più di una volta: non mi ci piace.

«Bada che a negarglielo non ci debba succeder peggio, — rispose la moglie. — Sai che alle volte le malie.»

«O meglio, o peggio, voglio così.»

— Lo sapete, che quando Bista avea detto una cosa doveva esser quella; insomma eccoti un giorno la Cecchina a chiedere il refe secondo il solito. L’Emilia glielo voleva dare, ma per paura del marito la mandò in pace; e per esser grulla le disse:

«Se volete far bene, e fare un piacere a me, non ci passate tanto spesso di qui.»

«Non ci ho passare? — disse la vecchia — non mi ci volete? Ed io non ci verrò più, ma badate — aggiunse col dito ritto — me la pagherete!»

— Dopo otto giorni il bambino maggiore, ve ne rammentate? che era grasso e fresco, come una rosa, principiò a struggersi; e in poco tempo diventò precisamente come questo. Il dottore non seppe quel che si dire, le medicine era come non gliele dare, ed il bambino andava a male un giorno più dell’altro.

— Bista diceva:

«Vuo’ scommettere che me l’hanno stregato, che è stata quella birbona della Cecchina? Ma se mi batte sotto l’ugne!... »