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dall’ordine del giorno del deputato Ranco, dichiari che i ministri hanno bene meritato della patria.

Presidente. Tre proposte si sono fatte per terminare la questione che si agita adesso. Una è quella dell’ordine del giorno puro e semplice, l’altra del deputato Ranco, la terza finalmente è del deputato Brofferio. Naturalmente l’ordine del giorno puro e semplice deve avere la prioritá. Lo metterò dunque ai voti.

Ministro dell’interno. Dichiaro a nome del ministero che, trattandosi di cosa che lo riguarda, esso si manterrá estraneo a qualsiasi votazione (bene, bene).

Presidente. In questo punto mi vien presentato un altro ordine del giorno del deputato Viora, espresso in questi termini:

«La Camera, riconoscendo che il ministero ha bene interpretato il voto della nazione, passa all’ordine del giorno».

Viora. I motivi sopra i quali si fonda quest’ordine del giorno sono li seguenti : la Camera deve sentire il bisogno di dichiarare che essa partecipa alle convinzioni dei ministri restanti, per quanto riguarda l’intervento in Toscana; per quantunque grande sia la stima che nel mio particolare io nutra verso gli alti talenti, verso l’ingegno, verso il carattere sublime di Vincenzo Gioberti, certo noi, non avendo potuto far nostre quelle sue convinzioni che riguardano un punto tanto importante quanto è quello dell’intervento, non potremo votare secondo lui, perché, come dico, ciascuno vota secondo la sua coscienza e non secondo il consiglio d’un uomo per quantunque grande.

La seconda riflessione su cui si fonda l’ordine del giorno tche inopportuno sarebbe per ora il far l’elogio particolare del ministero, dichiarando che abbia ben meritato della patria. Oh! salvi la patria il ministero, ed allora ci congiungeremo tutti assieme per dichiarare che egli ha ben meritato della patria e della nazione.

Brofferio. Chi salverá la patria? La patria è d’uopo salvarla sul campo di battaglia, e il piú grande italiano sará quello che avrá la gloria della cacciata straniera. Ma se in gravissime contingenze, mentre stava per accendersi la guerra fraterna che avrebbe sconvolta l’ Italia e aperto il varco allo straniero, opponendosi i ministri ad una sventurata politica, impedirono che il funesto disegno fosse consumato, fecero opera degnissima di pubblica lode; quindi insisto piú che mai perché sia pronunciata una parola di conforto, da cui sia fatto manifesto che la nazione approva in quest’ ultima contingenza la loro condotta (applausi).