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degli oppositi non consiste adunque nell’ immedesimare le ripugnanze, secondo il parere degli hegelisti (0, ma nel rimuoverle, sostituendo alla contraddizione l’armonia e la misura, giusta il dettato dei pitagorici. Ora, siccome il porre quest’armonia nel mondo è opera dell’ente creatore, cosi l’introdurla nella scienza e nella vita pratica è ufficio dell’ingegno concreatore, secondo che esso si volge alle cognizioni o alle operazioni; e nei due casi la dialettica umana è copia della divina. Ma in nessuno di essi il risecare gli eccessi (che versano nella negazione) e comporre i membri gareggianti può farsi se non mediante un terzo dialettico ed armonico, che acchiuda in se stesso l’essere positivo di quelli e loro sovrasti. Dal che segue clic si dee giá possedere il principio dell’accordo per applicarlo, e che è d’uopo discendere dall ’armonia superiore agli elementi discordi e non salire da questi a quella, e quindi procedere per via di sintesi e non di analisi. Ma solo gl’ingegni grandi possono essere sintetici, perché soli sono in grado di cavar dall’intuito il principio armonizzatore; nel che consiste quella che chiamasi vena inventiva e inspirazione creatrice. L’invenzione scientifica e pratica versa sempre in un nuovo concetto che si affaccia allo spirito a guisa d’ipotesi o utopia (cioè di mero possibile), e che diventa tesi o fatto (cioè si trasmuta in reale) come tosto è verificato e applicato. Ora la scoperta di cotal concetto è sempre una creazione, e negli ordini umani come nei divini l’atto creativo è la sorgente dell’armonia e il principio della. dialettica i 1 2 ). Gl’intelletti comunali, non avendo il possesso anticipato del concetto armonizzatore, son forzati a camminare analiticamente; e siccome l’analisi non può loro somministrarlo, essi cercano di conciliare gli oppositi, debilitandoli ovvero conferendo all’uno

(1) L’errore dell’ Hegel, come ho notato altrove, consiste nel confondere gli ordini

del finito con quelli dell’infinito; confusione che nasce dal panteismo. La medesimezza delle contraddittorie era giá stata nel vero senso accennata dai pitagorici e insegnata espressamente dal Cusano, e Giordano Bruno la trasse al panteismo prima degli hegelisti. .

(2) Negli ordini umani il terzo armonico è creazione verso la facoltá riflessiva soltanto e l’operazione, giacché esso presussiste nell’ intuitiva.