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Il seggio della Dieta dovrá esser Roma, metropoli naturale d’ Italia per ogni verso e sola atta col suo gran nome a vincere la gara delle altre cittá. Per tal modo le condizioni del Rinnovamento avranno corrispondenza con quelle del Risorgimento, ma migliorandole, e si accorderanno alle ragioni proprie dell’egemonia italiana, conforme alle cose dette di sopra. La quale sará divisa tra il meriggio e il settentrione della penisola, tra Roma e Torino; qua il braccio, e le armi, lá il senno e la parola. Nella guisa che il primo moto fu inspirato dalla voce del pontefice, il secondo sará avvalorato dalla Dieta italica e ro m - ~

mana; e il Piemonte, ammogliandosi alla cittá eterna per dar vita alla patria comune, nobiliterá se stesso, aggrandirá il proprio potere, stenderá i suoi influssi sulla penisola inferiore, torrá alle sètte nemiche un seggio che, lasciato vuoto, cadrebbe loro in mano, e in fine stabilirá un centro in cui si raccolgano tutte le forze intellettive della nazione. Né la dualitá dei seggi impedirá che l’indirizzo sia uno, perché nel primo stadio un solo di essi avrá la dittatura, e nel secondo la Dieta dovrá essere all’altro potere non mica di ostacolo ma di appoggio e di consiglio. Né il presupposto è tale che si debba presumere difficile a verificare, giacché l’entratura presa dal Piemonte gli darebbe un’autoritá siffatta, c la qualitá dell’impresa la chiarirebbe si necessaria che non saria contrastata, essendo che in tali casi il retto senso dei piú e l’istinto della propria conservazione sogliono prevalere ai sofismi e agl’intenti faziosi. L’esempio di un parlamento investito di potere assoluto, e tuttavia abbastanza savio da temperarlo ed evitare ogni urto col potere esecutivo, non è nuovo nelle storie; e lasciando gli altri esempi antichi e moderni, l’ultima assemblea veneta mostrò col fatto che dai popoli savi non è vano il promettersi l’opportuna moderazione. Toccherá agli altri italici il provar col fatto che anch’essi sanno adoperarla; e quando pure l’augurio non si verificasse, io non temerei dell’esito, se ai soliti difetti delle adunanze deliberanti supplisse il senno energico del Piemonte. La cui dittatura esercitata ne’ termini soprascritti avrebbe ancora questo vantaggio non piccolo: che, stabilendo provvisionalmente l’unione italiana