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libro secondo - capitolo secondo 233


a lodare che a trovarsi e a durare»1, come quello che ondeggia tra due sdruccioli contrari e difficili a fuggire egualmente, cioè il despotismo e la repubblica. «Nessuno Stato — dice il segretario fiorentino — si può ordinare che sia stabile, se non è o vero principato o vera repubblica, perché tutti i governi posti intra questi duoi sono difettivi. La ragione è chiarissima: perché il principato ha solo una via alla sua resoluzione, la quale è scendere verso la repubblica; e cosi la repubblica ha solo una via da resolversi, la quale è salire verso il principato. Gli Stati di mezzo hanno due vie, potendo salire verso il principato e scendere verso la repubblica; donde nasce la loro instabilitá»2.

Queste avvertenze quadrano assai piú alla monarchia civile che alle repubbliche miste, perché il doppio pendio verso gli estremi è in quella piú forte, massime al di d’oggi. Imperocché l’opposizione parlamentare, quando è viva e risentita, diviene naturalmente il contrappelo degli ordini che sono in vigore; e però se lo Stato si regge a principe, gli opponenti sono repubblicani o almeno inclinati a repubblica. E siccome un eccesso provoca l’altro, i corrivi che spingono a Stato di popolo suscitano di necessitá i retrivi che tirano all’assoluto. Né da questo contrario stiracchiamento può nascere l’equilibrio desiderato, perché i corrivi, secondando ai progressi del secolo, hanno in fine la preponderanza, e gli sforzi degli altri per tórre loro la vittoria contribuiscono ad affrettarla. Non è questa appunto la storia di parecchi Stati da un mezzo secolo in qua? 11 qual rischio non è pari nelle repubbliche, perché il moto loro verso la monarchia suol essere all’ indietro e non avanti3. Laonde oggi la repubblica francese, benché nuova, mal fondata e combattuta da assai nemici dentro e fuori, è piú ferma di molti regni. E il suo esempio conferisce vie piú a trarre gli opponenti degli altri paesi nello



  1. Ann., iv, 33.
  2. Discorso sopra il riformare lo Stato di Firenze.
  3. Il caso sarebbe pari, quando gli ordini repubblicani fossero contrari ai civili incrementi, come nell’ imperio romano ai tempi di Cesare e in Francia a quelli del Direttorio.