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libro secondo - capitolo primo 171


Risorgimento prepostero e fuor di luogo; e i puritani, avvezzi a trascorrere, mutandolo in iscompiglio e sconvolgimento, causeranno una riscossa peggiore della presente. Né le sètte dialettiche si mostrano gran fatto piú avvedute, perché molti democratici ondeggiano fra quelle idee perplesse e indeterminate che, quando poi sopravviene l’acconcio di operare, li rendono agevolmente zimbello dei demagoghi. Non pochi dei conservatori disperano dell’avvenire e se lo rappresentano come una continuazione o un peggiorar del presente; e i piú benesperanti non sanno uscir del passato, credendo possibile il rifar l’Italia e l’Europa quali sarebbero state nel quarantotto se il senno dei liberali avesse risposto alle speranze. Grave e pericoloso errore, perché il passato non si rifa, o piú tosto si può di leggieri reiterare il male ma il bene non mai. 11 Risorgimento appartiene alla storia antica e solo per un miracolo potria ripetersi nell’avvenire. L’arbitrio e l’arte sono impotenti senza quel concorso di cose e di fatti che dipendono dalle leggi governataci del mondo; il qual concorso nella vita attiva e civile chiamasi «occasione». L’occasione è alata e sfuggevole, e chi non l’afferra nel punto opportuno la perde senza rimedio. Molte ne ebbero gl’italiani per menare a buon fine il Risorgimento e anche per rimetterlo sul buon sentiero, ma vennero tutte male adoperate o neglette o buttate via. Nessuno, io credo, fu piú sollecito e tenace degli ordini di quello che io mi fossi, finché rimase un filo di speranza per ravviarlo. Ora ogni resto di ragionevole fiducia è spento, e il riluttare e perfidiare coiftro la realtá non sarebbe costanza ma ostinazione. La vera costanza consiste nel proponimento del fine e non mica nell’elezione dei mezzi, i quali debbono variare secondo i tempi ; e chi a questi non si accomoda e, mutate le cose, s’incaponisce a perseverare nella via antica, è in effetto versatile sotto specie di fermezza, spogliando la politica del suo carattere essenziale, che consiste nell ’opportunitá e congruenza. Lo scopo del Risorgimento e del Rinnovamento è tutt’uno, come quello che risiede nel dare all’ Italia essere di nazione con tutti i beni che ne conseguono, cioè libertá, unione, autonomia, potenza, cultura e via discorrendo.