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94 storia della decadenza

procedat, neque enim frustra idem Spiritus et Patris et filii Spiritus dicitur. S. August. de Trinitate.
Per altro v’erano alcuni S. Padri da eccettuarsi, per esempio Teodoreto. Avendo S. Cirillo Patriarca d’Alessandria detto anatema a Nestorio Patriarca di Costantinopoli, ed a tutti quelli che dicessero, aver Gesù Cristo usato dello Spirito Santo, come di una forza altrui, per far i miracoli, e non riconoscessero essergli quello proprio, Teodoreto affermollo, (Teod. in confut. Anath.) se s’intendeva procedere lo Spirito dal Padre; ma disse esser cosa empia, se s’intendesse avere lo Spirito Santo l’eccellenza sua dal Figlio, o pel Figlio. Cirillo che credeva appunto averla, dissimulò questa risposta, perchè bastavagli in quel momento lo stabilire contro Nestorio, non essere lo Spirito Santo avventizio al figlio, ma proprio (Petav. ibid).
Intorno all’anno 400, i Cristiani-Priscillianisti, così detti da Priscilliano Vescovo, e principal loro Capo, unito ai Vescovi, Instanzio e Salviano, sorsero e prosperarono in Ispagna. Professavano l’antichissimo dogma orientale dei due Principj, ossia delle due Divinità, una origine del bene, l’altra del male morale e fisico, dogma detto anche Manicheismo, ed inoltre sostenevano, come prima avevano fatto co’ loro seguaci, Prasea, Nocto, Sabellio, Fotino, ec. che il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo erano la medesima cosa e sostanza; senza alcuna distinzione reale di persone credevano, che Gesù Cristo fosse risuscitato in apparenza, ed avevano altri errori. Molti altri Vescovi di Spagna fra’ quali Igino (che divenne poscia priscillianista), Idacio e Turibio si mossero fieramente contro di loro; ed il persecutore Idacio non si ristette che allor ch’ebbe, coll’autorità del tiranno Massimo, fatto mozzar il capo a Priscilliano, uomo per altro disinteressato, sobrio, umile, di bel naturale, ed eloquente; la sua morte, e la persecuzione sanguinaria de’ suoi seguaci, fatta da’ Cattolici, fecero, accesosi il fanatismo, quasi tutta la Gallizia priscillianista, provincia allora molto più estesa d’oggidì.