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dell'impero romano cap. lxiv. 295

scettro dell’Impero passò nelle mani de’ cugini di lui, Mangoù e Cublay, figli di Tuli e pronipoti di Gengis. Ne’ sessant’anni che seguirono la morte di questo conquistatore, i quattro primi Principi che gli succedettero, sottomisero quasi tutta l’Asia e una gran parte dell’Europa. Senza farmi ligio all’ordine de’ tempi, o estendermi sulla descrizione degli avvenimenti, offrirò, come in un quadro generale, il progresso delle loro armi, primo ad oriente, secondo ad ostro, terzo a ponente ad e settentrione.

[A. D. 1234] I. Prima dell’invasione di Gengis, la Cina dividevasi in due Imperi o dinastie, una del Nort, l’altra del Mezzogiorno1, e la conformità delle leggi, del linguaggio e de’ costumi temperava gli inconvenienti che venivano dalla differenza di origine e d’interessi. La conquista dell’impero settentrionale, già smembrato da Gengis, fu, sette anni dopo la morte del medesimo, affatto compiuta. Costretto ad abbandonare Pechino, l’Imperatore avea posta la sua residenza a Laifiong; città il cui recinto formava una circonferenza di molte leghe, e che, volendo credere agli Annali cinesi, contenea un milione e quattrocentomila famiglie, tra antichi abitanti e fuggitivi che vi ripararono. Ma fu mestieri a questo Sovrano il darsi nuovamente alla fuga; onde seguito da sette cavalieri si rifuggì ad una terza capitale, ove in veggendo perduta ogni speranza di

  1. Marco Polo, e i Geografi orientali distinguono gl’Imperi del Nort e del Mezzogiorno co’ nomi di Catai e di Mangi; così la Cina rimase divisa fra il Gran-Kan e i Cinesi dall’A. di G. C. 1234 al 1279. Dopo scoperta la Cina la ricerca del Catai sviò i nostri navigatori del secolo XVI, voltisi a scoprire un passaggio a greco.