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312 storia della decadenza

cera ed affettuosa1. Ma il tempo e la sommessione dissiparono queste particolari inquietudini; quindi e Cattolici e Maomettani si divisero le chiese dell’Egitto2, e tutte le Sette dell’oriente rimasero comprese in una tolleranza generale. Il magistrato civile proteggeva la dignità, le immunità e le autorità de’ patriarchi, dei vescovi e del clero: poteano i particolari colla dottrina innalzarsi agl’impieghi di segretari e di medici, arricchirsi nelle commissioni lucrose di esattori delle tasse, e salire col merito al comando di città e di province. Fu inteso un Califfo della casa di Abbas dichiarare i cristiani essere quelli che più di ogni altro erano degni di fiducia per l’amministrazion della Persia. „I Musulmani, diss’egli, abuseranno della loro presente fortuna; i Magi piangono la perduta grandezza, e i Giudei sperano vicina la lor liberazione„3. Ma gli schiavi del dispotismo son sempre esposti

  1. „Absit„ (diceano i cattolici al Visir di Bagdad) „ut pari loco habeas Nestorianos, quorum praeter Arabas nullus alius rex est, et Graecos quorum reges amovendo Arabibus bello non desistunt„, etc. V. nelle Raccolte d’Assemani (Bibl. orient., t. IV, p. 94-101) lo stato dei Nestoriani sotto i Califfi. Nella dissertazione preliminare del secondo volume d’Assemani viene esposto più concisamente quello dei Giacobiti.
  2. Eutych., Annal., t. II, pag. 384, 387, 388; Renaudot Hist. patr. Alex., p. 205, 206, 257, 332. Il primo di quei patriarchi Greci poteva essere men fedele agli imperatori e men sospetto agli Arabi, professando in qualche punto l’eresia dei Monoteliti.
  3. Motadhed, che regnò dall’A. D. 892 sino al 902. Conservavano tuttavia i Magi il lor nome e il grado fra le religioni dell’impero (Assem., Bibl. orient. t. IV, p. 97).