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54 storia della decadenza

La maggior lunghezza del Mare Eussino1, da Costantinopoli all’imboccatura del Fasi, si può valutare di nove giornate, o di settecento miglia. Dal Caucaso Ibero, che forma la più alta e scoscesa giogaia dei monti dell’Asia, scorre giù il Fasi con tale obbliqua furia che, in un breve spazio, da cento e venti ponti è attraversato il suo corso. Nè placido e navigabile diviene il fiume, sinchè non arriva alla città di Sarapana, cinque giornate distante dal Ciro, fiume che giù scende dagli stessi gioghi, ma, seguendo un contrario corso, va a gettarsi nel Caspio. La prossimità di questi fiumi ha suggerito l’uso, od almeno l’idea di trasportare le preziose merci dell’India giù per l’Oxo nel Caspio mare, e quindi farle risalire il Ciro, e colla corrente del Fasi condurle nell’Eussino e nel Mediterraneo. Nel raccogliere che fa successivamente le

    sul Fasi, è noiosamente tessuta in molte pagine da Procopio (Persic. L. 11 c. 15, 17, 28, 29, 30. Gothic. l. IV c. 7-16) e da Agatia (l. 1I, III, p. 55-132, 141).

  1. Sallustio descrisse in Latino, ed Arriano in Greco il Periplo, ossia la navigazione intorno al mare Eussino. 1. Debrosses primo Presidente del Parlamento di Digione ha restituito con singolar cura l’opera del primo che più non esiste (Hist. de la Republique Romaine, t. II l. III p. 199-298). Egli ha il coraggio di assumere il carattere dello storico romano. La sua descrizione dell’Eussino è ingegnosamente formata di tutti i frammenti dell’originale, e di tutti gli autori Greci e Latini che Sallustio potè copiare, o da cui potè esser copiato. Il merito dell’esecuzione fa perdonare la stranezza del disegno. 2. Il Periplo di Arriano è indirizzato all’Imperatore Adriano (in Geograph. Minor. Hudson, t. I), e contiene tutto ciò che il Governatore del Ponto avea veduto da Trebisonda a Dioscurias, tutto ciò che aveva udito da Dioscurias al Danubio, e tutto ciò che sapeva dal Danubio a Trebisonda.