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de’ domestici loro predicatori; e fu adottato l’Arrianismo come la fede nazionale de’ convertiti guerrieri, che si stabilirono sulle rovine dell’Impero occidentale. Questa irreconciliabile differenza di religione fu una perpetua sorgente di gelosia e d’odio; e la taccia di Barbaro fu sempre più amareggiata dal più odioso epiteto d’eretico. Gli Eroi del Norte, che si erano sottoposti con qualche ripugnanza a credere, che tutti i loro maggiori fossero all’inferno1, restaron sorpresi, ed inaspriti al sentire, ch’essi medesimi non avevan fatto, che mutare la maniera dell’eterna lor dannazione. Invece del dolce applauso, che i Principi Cristiani sono avvezzi ad attendere da’ loro fedeli Prelati, i Vescovi ortodossi, ed il loro Clero erano in opposizione con le Corti Arriane; e l’indiscreta lor opposizione spesso diveniva rea, e poteva talvolta esser pericolosa2. Il pulpito, quel sicuro e sacro istrumento di sedizione, risuonava de’ nomi di Faraone, e d’Oloferne3; la mal contentezza pubblica era infiammata dalla speranza, o dalla promessa d’una gloriosa liberazione; ed i sediziosi Santi eran tentati a promuovere

    che le Chiese di Cristo (cioè de’ Cattolici) eran piene di Unni, di Svevi, di Vandali, di Borgognoni.

  1. Ratbodo, Re de’ Frisoni, fu tanto scandalizzato da tal temeraria dichiarazione d’un Missionario, che tornò indietro, dopo esser entrato nel fonte battesimale. (Vedi Fleury Hist. Eccl. Tom. IX. p, 167).
  2. Le lettere di Sidonio Vescovo di Vienna sotto i Visigoti, e d’Avito Vescovo di Vienna sotto i Borgognoni dimostrano alle volte, in oscuri accenti, le disposizioni generali de’ Cattolici. L’istoria di Clodoveo, e di Teodorico somministrerà de’ fatti particolari su questo proposito.
  3. Genserico confessò tal somiglianza, mediante la severità con cui punì quelle indiscrete allusioni. Victor Vitens- l. 7. p. 10.