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un’assoluta e perpetua rinunzia dell’esercizio e dei diritti della Sovranità. Quest’interpretazione fu in qualche modo giustificata dall’evento. Dopo che gli usurpatori della Gallia, l’uno dopo l’altro, furon caduti, le Province marittime vennero restituite all’Impero. La lor obbedienza però fu imperfetta e precaria: la vana, incostante e tumultuosa disposizione del Popolo non s’accordava nè con la libertà, nè con la servitù1; e l’Armorica, sebbene non potesse lungamente conservare la forma di Repubblica2, fu agitata da frequenti e rovinose sommosse. La Britannia non fu mai ricuperata3. Ma siccome gl’Imperatori savia-

  1. Gens inter geminos notissima clauditur amnes,
    Armoricana prius veteri cognomine dicta.
    Torva, ferox, ventosa, procax, incauta, rebellis;
    Inconstans disparque sibi novitatis amore;
    Prodiga verborum, sed non et prodiga facti.

    Erricus Monac., in vit. S. Germani L. V. apud Vales. notit. Galliae. p. 43. Valesio adduce varie testimonianze per confermare questo carattere, alle quali aggiungerò quella del Prete Costantino (an. 488) che nella vita di S. Germano chiama i ribelli Armorici mobilem et indisciplinatum populum: Vedi gl’Istorici di Francia Tom. I. p. 643.

  2. Ho creduto necessario di protestarmi contro questa parte del sistema dell’Abate Dubos a cui si è tanto vigorosamente opposto Montesquieu. Vedi Espr. des Loix L. XXX. c. 24.
  3. Βριταννιαν μεν οι Ρωμαιοι ανασωσασθαι ουκετι εχον (I Romani poi non poterono più racquistar la Britannia). Queste son parole di Procopio (de Bell. Vandal. L. 1. c. 25. p. 181. edit. Louvre) in un passo molto importante, che troppo si è trascurato. Anche Beda (Hist. Anglic. l. 1. c. 12. p. 50. Edit. Smith.) confessa che i Romani lasciarono per sempre la Britannia al tempo d’Onorio. Pure i nostri moderni Storici ed antiquari estendono il termine del loro dominio; e vi sono alcuni che ammettono solo lo spazio di pochi mesi fra la lor partenza e l’arrivo de’ Sassoni.