Pagina:Ghislanzoni - Racconti politici, Milano, Sonzogno, 1876.djvu/259

violenza lo trasse fuor della sala per condurlo a complimentare i due scienziati.

— Figliuolo mio, diceva il giovine medico all'ingenuo patriota di Menaggio — il mondo molto spesso si inganna ne' suoi giudizii. — Un uomo un po' eccentrico, un po' bizzarro nel vestito — un uomo timido, circospetto, che poco parli, nulla si interessi de' fatti altrui, facilmente vien preso in uggia e guardato di mal occhio. Credilo, Gallina; i veri furfanti non sono coloro che più lo sembrano... Le vere spie, i veri nemici d'Italia difficilmente si danno a conoscere.... Tu li vedrai manierosi, vivaci, brillanti... Li udrai declamare ne' circoli... gridare a voce alta: viva la patria! Viva l'Italia! viva il Re! — Io ho già imparato a diffidare di codesti ciarloni arroganti, impudenti, sfrontati... che la cieca moltitudine adora!... L'esempio degli Albizzotti ti serva di norma per l'avvenire... E se mai ti nasce sospetto che qualche sconosciuto possa essere una spia, guardati dal mettere in allarme le masse, come hai fatto sta volta... Pensa che se io non avessi prevenuti i decreti dell'assemblea, il popolo sovrano avrebbe lapidati a morte due luminari della scienza, due modelli di virtù.

Così parlava con amorevolezza il Franchetti, conducendo il sartore di Menaggio verso l'albergo.

Entrato nella sala, ove i due professori stavano pranzando, il Gallina si presentò per fare le sue scuse. Ma prima ch'egli avesse il tempo di proferire parola, la signora Menafuoco, seguita dalle due figliuole Rosalba e Cornelia, si fece innanzi, e fatto un inchino a destra, un altro a sinistra, parlò in tal guisa ai due scienziati:

«Francamente ci siamo ingannate! noi ritrattiamo esplicitamente quanto abbiamo potuto pensare o dire sul conto di due uomini onesti quali voi siete. Accettate colle mie anche le rettifiche di Rosalba e di Cornelia. Voi siete onesto; le nostre figlie sono oneste..... Noi siamo contente di voi. — La nazione vi offre un banchetto in segno di stima e di riconoscenza. — Noi lo approviamo! — Voi non rifiutate l'offerta della nazione — sta bene! — Signori e signore: pro