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una leva straordinaria di trecentomila coscritti agricoli, acciò le dette aree improduttive vengano, nel termine di un anno, ridotte a coltivazione;

II. Considerando che al cane ed all’uomo occorrono per sostentarsi degli identici alimenti; visto che ad alimentare ogni individuo canino si richiede la spesa di mezzo lusso al giorno; visto che negli Stati d’Europa esistono attualmente sessanta milioni di cani, il cui mantenimento esige una spesa quotidiana di trenta milioni all’incirca e un relativo consumo di commestibili, evidentemente detratti alla nutrizione della famiglia umana; il Governo decreta l’immediata e totale distruzione della razza canina, da effettuarsi e compirsi spontaneamente dai singoli cittadini, o altrimenti, con ogni mezzo coercitivo, dagli agenti di ordine pubblico.

Perché un Governo ricorra a tali misure è d’uopo che il malessere generale sia giunto al colmo. E già il rappresentante Cavalloni sorgeva a protestare contro il secondo articolo di legge, dichiarandolo pericoloso alla sicurezza dei cantanti, quando dalla valvula di salute pubblica venne ad irrompere sulla testa del presidente una pioggia di foglietti.

— Dio ci scampi! — esclamò il Presidente; — abbiamo duemila telegrammi. Leggiamo il primo che ci viene tra le mani; degli altri si incaricheranno i posteri:

«Assembramento minaccioso sulle alture del Gottardo, grande avvenimento politico—scientifico, imminente guerra civile».

— È tempo di finirla! — grida il Casanova levandosi in piedi; — il Governo, colla sua longanimità, non ha fatto che incoraggiare l’anarchia. Io propongo di nominare una Commissione di inchiesta.

— Una Commissione! Una Commissione! — risposero mille voci. — L’onorevole Casanova, si incarichi di com-