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CANTO PRIMO. 31

LXXXIX.


     Tempra dunque il fellon la rabbia insana:
Anzi altrove pur cerca ove la sfoghi;
I rustici edifizj abbatte e spiana,
708E dà in preda alle fiamme i culti luoghi;
Parte alcuna non lascia integra o sana,
Ove il Franco si pasca, ove s’alloghi.
Turba le fonti e i rivi, e le pure onde
712Di veneni mortiferi confonde.
     

XC.


     Spietatamente è cauto: e non obblia
Di rinforzar Gerusalem frattanto.
Da tre lati fortissima era pria:
716Sol verso Borea è men sicura alquanto.
Ma da’ primi sospetti ei le munia
D’alti ripari il suo men forte canto;
E v’accogliea gran quantitade, in fretta,
720Di gente mercenaria e di soggetta.