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GAZZETTA MUSICALE DI MILANO 33 va. I contratti tutti del Mapleson, quello col signor Agnesi non eccettuato, sono fatti in guisa da impedire all’artista di cantare in Inghilterra sotto l’impresa d’altri non solo durante la stagione, ma durante tutto il termine indicato nella scrittura. La difesa del sig. Agnesi era ch’esso per anno intendeva la stagione musicale; ma per sua disgrazia il tribunale non seppe dividere la sua interpretazione. E quindi il sig. Agnesi, con suo disgusto sommo e de’ suoi connazionali belgi, è costretto ad astenersi dal brillare in pubblico sino alla riapertura del Drury-Lane, dove nuovamente si recherà quest’anno il Mapleson con la sua compagnia. La notizia, che il teatro di Sua Maestà sarebbe stato finalmente riaperto quest’anno, e che io tolsi da un giornale artistico, mi duole il dirlo, non ha fondamento di sorta. Questo rumore è sorto in seguito a una circolare di due intraprendenti procuratori, i quali volevano fare una compagnia per fare le spese necessarie per l’apertura, e quindi affittare a un impresario il teatro. Il fatto è che l’idea di questa compagnia è morta nascendo. La circolare ha fatto fiasco. Nessuno ha sottoscritto. f(Rimandiamo al prossimo numr.ro il carteggio di Boriino, giuntoci in ritardo). COMO. Ci giungono particolari intorno al lieto esito dei Lombardi. Esecutori principali erano la signora Kottas, il tenore Mariani, e il baritono Belletti, il quale cantò la parte di Pagano, che è di basso profondo, e uscì dal difficile cimento con molto onore. Bene la Kottas, cantante piena di sentimento; benissimo il tenore Mariani. Cori ed orchestra lodev oli. MESSINA. Ci scrivono in data del 15 gennaio: «La ripresa della Favorita se non incontrò intero il favore del pubblico, almeno si salvò per parte del tenore Piazza, il quale, sebbene abbia voce alquanto esile per questo teatro, fu applaudito a più riprese, e specialmente alla celebre romanza: Spirto gentil, che disse con arte e sentimento. Il nuovo ballo del Pnlini: Amore e blasone è dello stampo dell’altro prodotto prima; applausi frenetici e fiori a iosa alla signora Zucchi, che è serbata a scene primarie. Ieri a sera prima rappresentazione del Roberto Devereux, esito dubbio, malgrado gli applausi qua e là. La signora Ronzi ha avuto momenti felici, ma negli acuti bisogna turarsi le orecchie. Il Sani fu nella parte di Roberto trovato inferiore che nel Ruy Blas; bene il Ciapini per espressione, debole nei pezzi ove si richiede forza. La Cosmelli non guasta, ma il più delle volte non si sente. Orchestra buona al solito, messa in iscena meschina. Si provano Le Educande di Sorrento, come il solo spartito buffo di obblligo. REGGIO DI CALABRIA. Ci scrivono: «Scioltasi l’impresa, si riunì una Società di signori, e si andò in iscena colla Jone, che ebbe esito lusinghiero. Ottimamente il baritono. Medica. I Foscari, bastantemente dilan iati il giorno 16, furono in molti punti applauditi; la nuova prima donna signora Capozzi canta con arte e con sentimento, ma ha voce poco estesa. PIACENZA. Sabato, 20 corrente, andò in iscena al teatro Comunale la Lucrezia Borgia, che fu assai male eseguita Gli artisti sembravano spostati e l’orchestra fu scorretta. SIENA. I Lombardi ebbero esito mediocre. Piacque la signora Bice D’Aponte, e il tenore Bardi. BRUXELLES. Al teatro la Monnaie andò iti iscena La Cou pe enchantée, opera comica in due atti, parole dei signori Firsch e Pellier, musica di F. Radoux, autore di un’altra opera, il Rearnese, e d una cantata che gli valse la croce dell’ordine di Leopoldo, e nominato testò direttore del Conservatorio di Liegi. «Quest’opera, scrive il Guide Musical, manca assolutamente di ciò che occorre per aver successo in teatro. L’orchestra è sorda e pretensiosa, le melodie si annegano nelle ricerche armoniche e ritmiche: non mancano bei pezzi, ma l’insieme dell’opera tradisce l’enfasi e lo sforzo e manca d’individualità. — L’esecuzione del resto fu pessima e contribuì non poco alla caduta. — Il Vascello Fantasma di Wagner sarà rappresentato in febbraio. CAIRO. Ci scrivono: Le rappresentazioni dell’Aida proseguono con indescrivibile entusiasmo; la ricerca dei posti è straordinaria, e bisogna farla uno o due giorni prima. Il teatro offre sempre l’aspetto della prima sera, e gli applausi alla musica e agli artisti si rinnovano ad ogni volta. AMBURGO. Si è appena rappresentata la nuova opera La rosa di Bacharach, e già si tratta di un’altra novità, di cui si cominciarono le prove, Compositore di questa è il rinomato artista e teorico inglese Enrico Ugo Pierson, e il titolo della nuova opera in cinque atti è Contarmi, parole di M. E. Lindau. Quest’opera era già destinata pel teatro dell’Opéra di Parigi, ed era già stata accettata insieme col Demonio di Rubinstein, ma gli avvenimenti guerreschi mandarono tutto a monte. Il signor Pierson è un dotto musicista, epperò si è molto ansiosi di udire il suo spartito. BAYREUTH. A giorni verrà collocata la prima pietra pel nuovo gran Teatro-Wagner. Le spese si calcolano a talleri 300,000, la maggior parte delle quali saranno erogate per la rappresentazione dei Nibelungen, trilogia che richiede quattro sere, e pel prologo L’Oro del Reno. Wagner verrà qui per dirigere la costruzione dell’edificio, i preparativi e le rappresentazioni’ che avranno luogo nel giugno 1873, per le quali sono invitati i più grandi artisti. — Il Martino Lutero della musica si rivelerà adunque in questa occasione anche come capo-mastro! GAND. Guglielmo Teli ebbe esito ottimo al teatro Reale. Il Rigoletto con Flachat fu un trionfo: al bravo baritono furono presentate cinque corone, una delle quali a foglie d’argento, oltre molti altri doni di valore. BRUGES. La compagnia del teatro di Gand diede il 7 corrente una rappresentazione colla Favorita, che ebbe esito felicissimo. NUOVA YORK. — Scrive Y Eco d’Italia del 6 corrente: «La Compagnia d’Opera Italiana dei signori Strakosch dette mercoledì passato la sua ultima rappresentazione colla Lucia, e giovedì mattina partiva per Pittsburg e per un giro all’Ovest. Nel prossimo marzo ritornerà fra noi, speriamo, con miglior insieme d’artisti. Il successo finanziario della stagione si deve più che ai veri meriti artistici della compagnia (e non escludiamo la signorina Nilsson che a nostro senso e di molti è stata eccessivamente vantata) al savoir faire e all’accorgimento dell’ottimo impresario Mr. Max Strakosch. — Milano. Avendo l’egregio pittore Giuseppe Ugolini dipinto un bollissi-» mo ritratto dell’illustre maestro Verdi, per iniziativa di Antonio Ghislanzoni, venne aperta una soscrizione fra il personale artistico del teatro alla Scala, onde acquistare il detto ritratto ed offrirlo in attestato di stima alla moglie del grande maestro. Il progetto fu accolto con entusiasmo, ed in breve la soscrizione fu coperta dalle firme dei coristi, professori d’orchestra ed artisti, cosicché l’altro ieri un’apposita deputazione potè offrire alla signora Giuseppina Verdi il ritratto del maestro. La Deputazione era composta del maestro Faccio, quale rappresentante dell’orchestra, del maestro Zarini, quale rappresentante del corpo coristico. e degli egregi artisti addetti in questa stagione al teatro alla Scala. La signora Verdi, oltremodo commossa, accettò con vivissimo piacere il dono, incaricando i presenti di volersi fare interpreti presso tutti i soscrittori della sua sentita gratitudine, non solo pel valore artistico del quadro, ma altresì pel pensiero tanto gentile ed affettuoso. (La l^ombardia). Domenica passata ebbe luogo nell’istituto dei Ciechi la solita festa patronale di S. Sebastiano. Durante la cerimonia religiosa furono eseguiti alcuni pezzi di musica commoventissima, di cui i poveri ciechi erano autori ed esecutori. — Firenze. Il prof. B. Gamucci lesse il 21 corrente n di’ Accademia del R. Istituto musicale una sua Memoria intitolata: Sulle condizioni attuali della composizione musicale. Venne molto «apprezzata per la molta dottrina e gli utili consigli che dà ai compositori di musica. È notevole ancora per l’importanza che riconosce dei Concerti classici, i quali sono da considerarsi la vera Pinacoteca dell’arte musicale. (Boccherini). — Mantova. Scrive la Gazzetta di Mantova: «La musica, trovava l’altra sera (22) caldi ed intelligenti interpreti ed ammiratori in una delle sale del nostro egregio concittadino 5 incenzo Ven— torelli, che improvvisava uno scelto e brillante trattenimento musicale. Non istarò qui a ripetere gli elogi che tanto meritamente si procacciarono gli allievi del distinto maestro Lucio Campiani: il Venturelli, il Cannonieri, il Magotti e il Diobelli cantavano con ‘brio e perfezione, sì che.ebbero da tutti i più cordiali applausi. Del simpatico giovane violinista Sarti di Bologna non parlo perchè l’elogio troppo inferiore al suo merito; così pure dei signori Bonetti. Cilella, Stefani e Calzolari, nomi noti e cari nel piccolo mondo musicale di Mantova. «