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50 Gli Associati annui, oltre molti premi in Opere complete, Danze, Sinfonie. Fotografìe, Album di Autografi, ricevono in dono nel corso dell’anno i 24 eleganti fascicoli della RIVISTA MINIMA ni ANTONIO OHISLANZONI PER L’ESTERO.SI AGGIUNGONO LE MAGGIORI SPESE POSTALI BIMESTRALI — UN NUMERO SEPARA Esce tutte le Domeniche REDATTORE D I E T T 0 F( E AVVISO L’af>l>oiidlaiiza di materie lia j reso necessaria per questo numero l’aggiunta d’un doppio supplemento alla G-A.ZZETTA., elio disolito consta di 8 pagine. Notiamo per altro clic questa necessità di aumento gratuito di pagine è un fatto die avviene spesso durante l’annata; così nel passato anno gli Associati elblbero SO pagine di regalo. La stessa alblbondanza di materie ci lia ol>l>ligato a differire di qualche giorno la pulddicazione dell’ultimo fascicolo dei CAPRICCI LE T T..E IÎ A lili die verrà spedito ai vecclii associati insieme coll’indice delle materie e col frontispizio dell’anno 18*7"O. V pw LETTOR La nostra Gazzetta, come ognun vede, inccfiiando si abbellisce. 2 dii giornale senza colore - dicevano per lo addietro i nostri detrattori (maestri inediti, cantanti sciupati, suonatori incompresi). - Ed ecco, la Gazzetta. si colorisce inaspettatamente di un bel colore roseo-giallognolo, simbolo di indipendenza e di spensieratezza. Convien proprio essere spensierati fino alla follia per prodigare a questi giorni tanto lusso di carta e di tipi in un giornale quasi esclusivamente dedicato alla musica. Giorni tristissimi davvero, e avversi, quanto altri mai, agli sviluppi di quest’arte genialissima, che domanda orecchio pacato e cuore tranquillo. Non monta. Mentre il fragore incessante del cannone e il grido quotidiano di migliaia e migliaia di morenti fa inorridire la terra, noi dobbiamo raddoppiare i nostri sforzi per reclamare l’attenzione del pubblico verso quegli studii che ingentiliscono ed elevano lo spirito. Dobbiamo ricordare alle nazioni più colte di Europa, che sembrano averlo obliato, gli uomini non essere creati per dilaniarsi soltanto, e massacrarsi fra loro. Pur troppo, i nostri sforzi saranno vani. La canaglia umana, al di sopra di tutte le arti, ha mai sempre ammirata Varte della guerra, non peritandosi a rivelare la ferocia de’ suoi istinti, col denominare teatro quel campo di eccidii e di abbominazioni dove si compiono le battaglie. Orbene: lasciamo pure che i cannibali ei scherniscano. Non ei imponga il brutale sarcasmo; soprattutto guardiamoci dal lasciarci trascinare in quel vortice di passioni e di lotte dove ogni senso dell’ideale e del bello si smarrisce.