Pagina:Garrone-Ragazzoni - Edgar Allan Pöe, Roux Frassati, Torino, 1896.pdf/95

frequente ripetizione della frase: «La tendre «Zaïre» nella tragedia di questo nome».

«Ben usata, questa citazione proverà non solo che conoscete la lingua, ma che ne leggete i classici, e proverà pure il vostro spitrito. Per esempio, potrete dire che il pollo che mangiate (in un racconto ove racconterete di essere morta, strangolata da un osso di pollo) non era tanto tenero quanto Zaira.

«Scrivete.

                         Van muerte tan escondida
                         Que non te sienta venir
                         Porque el plazer del morir
                         No me torne a dar la vida.

«Questo è spagnuolo di Don Miguel de Cervantes: «Vieni presto, o morte; non mi lasciar vedere che tu vieni, affinchè la gioia di morire non mi restituisca a vita!». Voi potrete introdurre questa citazione molto a proposito quando vi contorcerete col vostro osso di pollo negli spasimi dell’agonia.

«Scrivete:

               Il pover’uom che non se n’era accorto
               Andava combattendo, ed era morto.

«Questi versi, voi lo indovinate, sono italiani! dell’Ariosto; e voglion dire che nel calore della battaglia un eroe non s’era accorto d’essere stato bravamente ucciso, e continuava a combattere benchè morto. L’applicazione del passaggio va da sè al caso