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Le scale non finivano più. Esse giravano. Sì! giravano e montavano sempre!

Sortii per respirare, ed allora notai un fatto troppo importante, sotto il punto di vista morale e metafisico, perchè io possa tacerlo.

Già da qualche tempo avevo osservato dei singolari movimenti nella mia Diana. Ma in quello istante mi accertai... Sì, non potevo ingannarmi, ero nel pieno possesso delle mie sensazioni. Non v’era più dubbio! Diana sentiva un topo! Anche Pompeo lo constatò. Un topo era stato sentito e sentito da Diana!

Ma che cosa è mai dunque la tanto vantata intelligenza dell’uomo! Il topo era , vale a dire in qualche luogo. Diana lo aveva sentito, ed io, ahimè! io non lo potevo sentire.

Nella stessa maniera l’Iris prussiano ha per taluno un grato e soave profumo, mentre per altri è completamente senza odore.

Giungemmo finalmente in cima! Pompeo mi tese la mano, ma nel fare questo gesto lasciò cadere le falde dell’abito! Ma non si stancheranno dunque mai gli Dei di perseguitarmi?

Le falde dell’abito caddero e si attorcigliarono ai piedi di Pompeo, e lo rovesciarono.

Egli precipitò in avanti e la sua testa colpendomi in mezzo al petto, mi lanciò lunga e distesa con lui sul duro e sporco pavimento del campanile.

La mia indignazione scoppiò pronta, tremenda! Lo presi furiosamente con ambo le mani per i capelli, e gli strappai una enorme quantità di quella