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capitolo xiv 59


selva, è vero, ma non avea la schifosa presenza del prete, del dottrinario, del birro, di quella caterva d’arpie che col nome di moderati, cointeressati ministri, pubbliche sicurezze, ecc., lo spolpano, lo corrompono e lo prostituiscono allo straniero.

Tutta gente che vogliono lautamente vivere alle spalle sue accusandolo di rivoluzionario quando si lamenta di essere stracarico, e quando vorrebbe respirare un tantino, scaraventando tutta l’odiosa turba reggitrice all’inferno!

I Governanti sono generalmente cattivi, perchè d’origine pessima e per lo più ladra. Essi, con poche eccezioni, hanno le radici del loro albero genealogico nel letamaio della violenza e del delitto.

Al loro sorgere — tempi feudali — essi, dopo d’aver cacciato l’aquila dall’alpestre nido, l’occupavano — e di là piombavano sulle inermi popolazioni, rubando quanto a loro conveniva: messe, frutta, donne e sostanze d’ogni specie per provvederne i loro covili che chiamavan castelli.

Ai tempi nostri (1870) non meno feudali di quelli, più potenti i signori, più numerosi i birri, e più servili e prostituiti i satelliti, benchè i bravi, si chiamino Pubbliche Sicurezze — e i signori, Re o Imperatore — credo si stia in peggiori condizioni, essendo gli ultimi più potenti dei primi — e con una sequela di legali cortigiani, sempre pronti a sancire colla maggioranza dei loro voti ogni più turpe mercato delle genti o delle loro sostanze.