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capitolo lxi 383


cadde, senza offendere i passanti, fracassandosi il cranio sopra il selciato.

Tanto potè il rimorso sul gesuita: ciocchè prova, che la perversa istituzione, il di cui studio è quello di voler annientare l’uomo sotto la duplicità della menzogna e della depravazione, rivestendolo della cocolla e della sottana, è una maledizione per la umanità, che può da essa esser traviata, ma che risorgerà infrangendone il putrido catafalco.