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CAPITOLO XXXIV.

REGGIO.


Felice te! che il regno ampio dei venti
     Ippolito a' tuoi verd'anni corresti,
     E se il pilota ti drizzò l'antenna,
     Oltre all'Isole Eolee, d'antichi fatti
     Certo udisti suonar delle Carridi
     I liti.

(Foscolo).


Da Melito, ove la divisione Bixio, dopo d’aver tranquillamente ed ordinatamente eseguito lo sbarco, sopportò un forte cannoneggiamento della flotta nemica che ebbe per risultato l’incendio del magnifico piroscafo, il Torino, da Melito, dico, si marciò per la spiaggia occidentale delle Calabrie verso Reggio.

Nulla di molto importante successe in quella marcia, oltre alla riunione dei prodi compagni, che con Missori avean assaltato il forte Orientale del Faro, e non potendosene impadronire, come abbiam veduto per mancanza di una guida, erano stati obbligati di prender l’Aspromonte, ove avevan lottato con varia fortuna, contro i numerosi nemici che li perseguivano.