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CAPITOLO XXV.

MELAZZO.

Il navigante
Che veleggiò quel mar sotto i vulcani1
Vedea nell’ampia oscurità scintille
Balenar d’elmi e di cozzanti brandi.
(Foscolo).



Fu ben maliziosamente ingiusto colui, che trattò le vittorie del 60 di facili vittorie, vinte dai liberi italiani sulle truppe borboniche indigene e straniere!

Io vidi alcune pugne nella mia vita, e devo confessare che le battaglie di Calatafimi, Palermo, Melazzo, e primo ottobre, fanno onore ai militi che vi presero parte, e furon disputate con molto valore.

Quando su cinque o sei mila uomini nostri che pugnarono a Melazzo, circa un migliaio furon posti fuori di combattimento, ciò prova che non fu tanto facile vittoria. E le odierne battaglie ove s’azzuffano centinaia di mila uomini delle


  1. L’Etna ed i vulcani di Lipari e Stromboli.