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capitolo xxi 101


a bordo dell’Annibal, ammiraglio Mundy, ebbe luogo tra il capo dei Mille e loro.

Qui vi è da osservare pensando che il capo dei Mille — trattato da filibustiere sino a questo punto — divenne ad un tratto Eccellenza, titolo ch’egli ha sempre disprezzato come uno dei simboli dell’imbecille orgoglio umano. Tale è la bassezza dei potenti della terra, — quando colpiti dalla sventura.

La conferenza a bordo dell’Annibal ebbe per risultato la proroga dell’armistizio. Ma le altre condizioni proposte dai generali borbonici erano state inaccettabili. Facendosi però più trattabili ogni giorno i suddetti generali, si conchiuse finalmente una capitolazione, con cui l’esercito borbonico obbligavasi d’imbarcarsi fra un numero determinato di giorni, abbandonar la Sicilia e non tenervi che le cittadelle di Messina, Agosta e Siracusa.

Si rimaneva quindi padroni dell’Isola intiera, meno le tre fortezze suaccennate, ed a ciò avea contribuito anche molto l’adesione quasi simultanea di tutte le città della Sicilia alla splendida rivoluzione.