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CAPITOLO XX.

IL 27 MAGGIO.

     Si spandea lungo nei campi
Di falangi un tumulto, e un suon di tube
E un incalzar di cavalli accorrenti,
Scalpitanti sugli elmi ai moribondi
E pianto, ed inni, e delle Parche il canto.
(Foscolo).


La battaglia di Maratona fu una ben gloriosa vittoria di popoli contro la tirannide; ed i valorosi di Milziade ebbero una santa, terribile e liberatrice vittoria.

I Greci — come gli altri popoli che han la disgrazia di aver dei preti — son questi gli anniversari che dovrebbero ricordare e santificare, non i Domenichi, gl’Ignazi, gli Arbues e compagnia brutta di sangue!

Come la Maratona per i Greci, la battaglia di Palermo, quasi dimenticata e avversata dall’eunuco sistema che regge in Italia, sarà ricordata dalle generazioni venture con entusiasmo e con rispetto!

Sorgi, aurora del 27 maggio! — men san-