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194 libro terzo


quella operazione che a loro prò è ordinata; contro al vero, mentre, come è falso che la diminuzione delle rendite pubbliche sia sempre danno, cosí è falso che ella siegua sempre dopo l’alzamento. Tanto è pericolosa cosa trattare quella materia, di cui né per lunga pratica di grandi affari né per profonda meditazione si ha cognizione veruna.

Piú strana mi sembra l’opinione d’un altro danno, che si vuole doversi produrre dall’alzamento; ed egli è che i popoli, divenendo piú poveri, non potranno che a grande stento pagare, e mal pagheranno i tributi. Opinione falsa e, per chi la propala, vergognosa. Perché se ne adduce per ragione che l’alzamento fa rincarare i generi tutti, onde vengono due effetti: l’uno, che molti se n’astengono dal comprargli, e cosí i dazi postivi sopra rendono meno; l’altro, che i popoli, divenendo piú poveri, pagano con maggiore difficoltá. Ma, a conoscere la falsitá di tali pensieri, basta ricordarsi, quel ch’è certo ed io ho dimostrato di sopra, essere l’alzamento mutazione di voci e non di cose. Tutti i suoi effetti adunque hanno da essere di voci e non di cose: di voce rincariscono le merci, di voce impoveriscono i sudditi. Se da questa ideale povertá ne possa nascere cattivo pagamento, lo vede ognuno. Il solo effetto reale, che fa l’alzamento, è il liberare il debitore di alcuna somma anteriore alla mutazione de’ prezzi della moneta dal dover restituire quell’istesso ch’egli ebbe. Ma una tale mutazione, siccome è fra due ugualmente sudditi, non può produrre minore entrata allo Stato. Il principe, che è di tutti il maggior debitore, anche egli si disobbliga; e, se per questa via egli rende alcuno povero. non si può dire che questo gli dia perdita, ma al piú non gli dará guadagno, diminuendosi il frutto de’ tributi di tanto, di quanto si diminuisce il debito; e sempre sará falso timore di perdita questo che si predice. Il solo autore del Saggio sul commercio, uomo e per l’acutezza dell’ingegno e per la sperienza delle cose umane a tutti di gran lunga superiore, è stato quello che ha conosciuta tale veritá e non ha temuto contro alla corrente sostenerla. Egli crede che l’alzamento è di sollievo al contadino. E che cosí veramente sia, in appresso io lo verrò a dimostrare.