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INTRODUZIONE

Io ho deliberato di scrivere e, secondo le mie forze e il mio talento lo potranno, illustrare la natura e le qualitá della moneta, o sia di que’ metalli che le nazioni culte come un equivalente d’ogni altra cosa usano di prendere e dare; materia quanto per la sua utilitá gravissima, tanto, per l’oscuritá che la cuopre, degna d’essere studiata e conosciuta assai piú di quello ch’ella non lo è dagli uomini preposti a comandare. Mostrerò imprima perchè de’ metalli, e principalmente dell’oro e dell’argento, siansi tutti gli uomini costantemente serviti per moneta; donde il valore de’ metalli abbia origine; e che questo nè dal capriccio degli uomini, nè dalle leggi de’ principi si forma, si costituisce o si regola, ma che da quello del metallo ritrae il suo valore la moneta. Passerò indi a spiegare la natura e gli effetti degli alzamenti ed abbassamenti della moneta cosí celebri e misteriosi; e poi la necessitá della moneta, il suo corso e la ingegnosa rappresentazione di essa con carte, fatta ad utile pubblico, sará esaminata. Finalmente dell’interesse, dell’aggio e del cambio, che sí astruse cose sembrano, sará appalesato ogni piú riposto ordigno ed ogni principio che gli regola e muove. Se alla vastitá dell’idea, che io ben conosco difficile, sará per corrispondere il tatto, non si conviene a me, ma a’ miei lettori il dirlo. Io sono certo però che, mentre il solo amore al ben pubblico è che a scrivere mi conforta, dell’aiuto della suprema Mano, che alle virtuose imprese particolarmente si presta e di cui sola ho bisogno, non sarò per esser privo, né mai in cosí lungo cammino abbandonato.