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dei loro genitori. L’unico mezzo per rimediare al danno di questi insetti è la caccia, come fu già indicato parlando d’altre piante, e pel punteruolo il miglior mezzo è quello di levare i cartocci, mano mano che si vedono, e di abbruciarli.

La pirale della vite è un altro insetto che fa grandissimi guasti alla vite. Compare due volte l’anno allo stato di larva (fig. 297). La prima comparsa avviene all'epoca della fioritura, ed allora rode le foglie ed i teneri grappoli, i quali avviluppa con molti sottilissimi fili. Nell’autunno, fra i grani di questi grappoli si osserva nuovamente la larva. Nell’inverno nascondonsi nei piccoli bozzoli aderenti ai muri od alla vecchia corteccia dei gambi, o nelle fessure dei pali. Nell’aprile o nel maggio escono le farfalle (fig. 298) bianco-giallastre, le quali nel principio di giugno depongono le uova sui fili serici che rivestono i grappoli. Per rimediare ai danni di quest’insetto alcuni levano ed abbruciano quelle parti ove trovano la ragnatela, passano ai forno i pali onde distruggere le uova che vi si annidassero, e levano le vecchie corteccie che stanno per istaccarsi. Altri passano con acqua bollente tutti i gambi della vigna.

§ 937. L’uva allo stato fresco può essere conservata anche per cinque o sei mesi, quando vengano usate le precauzioni che andrò accennando. Avanti tutto importa che l’uva sia ben matura, epperciò è d’uopo lasciarla molto tempo sulla vite, ancorchè il termometro segni il gelo, ed anche qualche grado al dissotto, purchè il tempo sia bello e ventilato; a tale scopo l’uva della spalliera, e singolarmente quella piuttosto alta da terra, può essere difesa da tele e pagliate. Quando però l’umidità della stagione, od il gelo, possano far temere che l’uva abbia a soffrire sarà bene farne il raccolto, procurando di scegliere una giornata serena e piuttosto ventilata, aspettando dopo il mezzogiorno perchè l’uva riesca più asciutta.

Le varietà d’uva che meglio si prestano alla conservazione sono quelle ad acini rari, a lungo picciuolo, e buccia piuttosto dura; ed in qualunque modo deve essere ben monda da qualunque parte od acino guasto od ammuffito.