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dell’uva. 243

del T dipende quasi interamente dalla buona posizione delle gemme che devono produrre i tralci dei futuri cordoni. Così, quando i bottoni A e B della figura 277 siano mal disposti, si sceglie un bottone collocato a 0m,02 o 0m,03 dal punto cui voglionsi far dipartire i cordoni, e si taglia il tralcio al dissopra (fig. 278). Nell’anno seguente i tralci D ed E, conservati per la produzione d’uva, sono tagliati via; ed il tralcio A del bottone lasciato in primavera è tagliato a 0m,01, allo scopo di costringere a germogliare i numerosi bottoni che sono in questa breve porzione della sua base. Di questi se ne conservano i due più belli e meglio disposti, si fissano nella direzione B e C (fig. 278), e nell’anno seguente si abbassano sino al traverso.

Questa seconda maniera di formare il T fa perdere un anno, e vi si può rimediare col cimare nel primo anno il germoglio A (fig. 279) quando sia lungo da 0m,06 a 0m,08, al dissopra delle due foglie inferiori che siano ben ripartite. Dalle gemme, di questa porzione di germoglio escono germogli anticipati che si legano nella direzione di B e C, onde essere abbassati nell’anno vegnente a formar cordone, tagliando via parimenti i tralci D ed E che servirono soltanto a portar uva. — Invece di cimare il germoglio A, si potrebbe anche piegarlo sul traverso nella direzione CD (fig. 280), quando però abbia di già una lunghezza di 0m,35, e ciò allo scopo di forzare il bottone E a sviluppare un germoglio anticipato