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trebbero soffrire per un improvviso e forte abbassamento di temperatura.

Fatto il taglio come si disse, i rami si fissano ad una intelajatura tutta di legno, o di legno e filo di ferro, disposta lungo la linea, ma lontana da essa circa 0m,50. Questa operazione serve a mantener meglio i frutti, ed anche a non confondere coi vecchi i nuovi germogli radicali, i quali appena che abbiano un’altezza di 0m,6 si fissano invece ad altra intelaiatura disposta dall’altro lato della linea, pure a 0m,50 di distanza.

Durante lo sviluppo dei germogli radicali si dovrà far attenzione perchè non se ne sviluppi un numero soverchio, epperò riescano tutti deboli e poco fruttiferi per l’anno vegnente. Si dovranno quindi sopprimere i meno robusti e più lontani dalla linea.

Nella seguente primavera si taglieranno i rami che portarono frutto, si staccheranno i nuovi germogli dall’intelajatura ove erano attaccati, e si fisseranno a quella cui erano fissati i rami tagliati; rinnovando le cure già indicate. Nel terzo anno si rimetterà nella fossetta un poco di quella terra che venne lasciata al di fuori, mescolandola ad un poco di concime ben consumato. Così poi si continua ancora per due o tre anni finchè siasi ricolmato il fossetto. Una tale aggiunta di terra serve a ricoprire le numerose radici che si sviluppano al colletto della pianta, e quindi ad ottenere una più vigorosa vegetazione.

Dopo otto o dieci anni la piantagione comincia a deperire e conviene rinnovarla in altra posizione opportuna.

Per prolungare la fruttificazione del lampone sino alla state od all’autunno, abbisogna tagliare poco sopra terra alcuno dei germogli dell’anno antecedente. Con ciò i nuovi germogli si svilupperanno più vigorosamente e non sarà difficile che verso le epoche suindicate si coprano di fiori alla cima e portino frutti che succedano ai primi dei rami dell’anno antecedente. Questi frutti, non potendo godere di molta temperatura, riescono meno saporiti.

Il lampone si può coltivare anche in campagna aperta ed a ceppate, distanti fra loro 1m,20 e senza alcun sostegno.

Questa pianta è danneggiata grandemente dalla Caruga comune, e da una larva che nasce da uova circondanti i rami a guisa d’un anello.

Il frutto del lampone deve esser colto appena che sia maturo, poichè facilmente si guasta, o cade anche per una leggier scossa prodotta dal vento.